Sono Salvatore Torsi, psicologo e psicoterapeuta della Gestalt Viva, co-didatta presso il Centro Gestalt Viva Claudio Naranjo di Livorno e direttore di ImproGestalt, un percorso di crescita personale che unisce la Terapia della Gestalt con il Teatro di Improvvisazione.

Alla base del mio lavoro c’è la consapevolezza che la nostra salute mentale sia intrinsecamente connessa al vissuto di sentirci vivi e che il disagio psicofisico che talvolta si manifesta nella nostra vita rappresenti un blocco nella nostra connessione alla vita.

Tale blocco si forma come risposta difensiva alle ferite che si sono create dall’infanzia e che si sono rinforzate con il passare del tempo fino a diventare abitudini esistenziali

È come se tutti i meccanismi di difesa che abbiamo accumulato nel corso della vita, che ci hanno protetti e aiutato a sopravvivere, con il passare degli anni blocchino il flusso della vita e non ci permettano di godere a pieno della nostra esistenza.

Ed è qui che entra in gioco la psicoterapia. 

Riconoscendo e rielaborando le risposte obsolete, è possibile rimuovere i blocchi emotivi, mentali e corporei e lasciare che si formi una nuova organizzazione interna più fluida e maggiormente in sintonia con la realtà attuale. Questo, a sua volta, ci permette di essere più in contatto con il qui ed ora della nostra esistenza.

Essere qui, ora, presenti e consapevoli, ci aiuta ad avere una rinnovata connessione con la vita, liberi da comportamenti antiquati e non più funzionali e liberi anche da stereotipi caratteriali che non sono più in linea con i nostri obiettivi e i nostri scopi attuali. 

La psicoterapia è un processo che ci consente di liberarci dei pesi che ci portiamo dentro e ci riconsegna alla vita con spirito rinnovato. 

È un viaggio certamente difficile e complesso, perché nel corso della vita abitudini, modi di agire, di sentire e di pensare si sono come “solidificati” e la paura di perderli è collegata dentro di noi alla paura di morire. 

In terapia entriamo in confronto faccia a faccia con questa paura sperimentando quel dolore passato nell’attualità della nostra essenza adulta e questo ci permette di trovare nuova linfa vitale e voltare finalmente pagina, consegnandoci alla vita e tornando ad essere assoluti protagonisti della nostra esistenza. 

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